Thoughts

Qui vomito vetriolo™ e altre cose per voi.

Of swans and coots

Of swans and coots

I use to hang out at a pond not far from my flat here in Kreuzberg, Berlin. I spend my afternoons there, practising guitar or just gazing at the wide, squared water surface. In its very center, it stands a little wooden platform hosting an even smaller wooden house, that works as a shelter for the place's winged population. »

Al parco.

Al parco.

Ero al parco davanti casa dei miei a suonare. Mi fa strano dire casa dei miei, perché non ci abitano più assieme da tanti anni, e perché al netto del documento di possesso, è anche casa mia. Anche se vivo anch'io altrove da tanti anni, quei due piani incastrati in quella schiera di palazzine di grigio cemento e mattoni gialli resterà sempre anche… »

Panettoni.

Panettoni.

Mi passo la lingua sugli incisivi intrisi di caffé caldo, ne esploro la superficie insospettabilmente porosa e ripenso a quella sera con Jon. Incontrare Jon richiede pazienza, ti devi prendere la sera libera in anticipo. Non è uno di quelli ehi ci facciamo un bicchiere da me e via. Dice che gli va bene alle sette e mezza. Gli chiedo se vuol cenare… »

Twenty minutes of action

Recently I stumbled upon the news of a rape case happened one year ago in the context of Stanford University, California. After the initial, impotent rage at reading the report, I would probably have moved on. »

Lily.

Lily.

Frascati, 16 luglio 2017 »

Aeroporti

Aeroporti

Ero in partenza per Londra. Sarei dovuto esser già lì da un pezzo invero, ma un guasto all'apparecchio ci aveva costretti a terra ed aveva rimandato la partenza per un tempo indefinito. Ci avevano dato un buono. O meglio, ci avevano detto di metterci in fila per ritirare il nostro buono. La gente pareva sollevata, il pensiero di ricevere… »

All'altromondo

All'altromondo

Era uno dei rari giorni in cui stavo riuscendo a concludere qualcosa in ufficio, mi sentivo quasi degno di occupare e scaldare quella sedia ergonomica, che chissà quanti soldi sarà costata. Tanta concentrazione fu però interrotta dallo zelo di uno dei capireparto, venuto a riferirmi un appunto delle segretarie. »

La sacerdotessa Pizia

La sacerdotessa Pizia

Nell'ufficio del cazzo, dove altro potevo trovarmi? Solo la cucina mi piaceva, era il posto dove c'era più vita. Banane, mandaranci, fichidindia, tutto il resto era morto o quasi. Dovevo percorrere un corridoio lungo e stretto per raggiungerla, e incrociavo di continuo figure provenienti nell'altro senso. I primi tempi sorridevo loro, ma raramente… »

Casalpalocco.

Casalpalocco.

Gli autobus che collegano Roma ai paesi che la circondano sono specialmente squallidi, intrisi di sporcizia e degrado ed abbandono. Al contempo, essi trasportano individui assai pittoreschi, l'incontro dei quali vale spesso bene un viaggio in condizioni subumane. »

Tetramini.

Tetramini.

Tra le cose che odio di più al mondo oggi, ci sono i vecchi che sbroccano all'imbarco di Easyjet, e gli emoji. »

Pistacchio di Brontë.

Ero lì che masturbavo il cadavere di Maria Teresa di Calcutta con un dildo posto all'estremità di un trapano acceso, quando mi resi conto che tra noi non poteva più funzionare. »

Esegesi della Sciabolata.

Sandro Piccinini ci ha abituati a scelte lessicali particolari durante il corso della sua carriera televisiva, tra le quali spicca quella della sciabolata, gesto tecnico di dominio dei centrocampisti, che trova massima affinità con il movimento compiuto dall'arma bianca in combattimento. »

Cose che Capitano

In questi giorni mi è capitato di leggere e sentire di tutto circa la vicenda Priebke, e ritengo opportuno mettere un po' d'ordine vista l'ottusità media con cui è stata affrontata la questione da pressoché chiunque, eccezion fatta per il primo cittadino di Albano e per mio amico Patrizio Petrucci, fra i pochi. »

Vestiti.

Vestiti.

Era una delle ultime volte in cui sarei tornato alla mia oramai ex-dimora, alla luce del trasloco che stavo affrontando proprio in quei giorni. La polverosa stazione di Boddinstraße, capolinea provvisorio di quella linea a causa di lavori di ristrutturazione, appariva come un cantiere fantasma, colmo di segni di lavoro - dal comune nastro rosso e… »

Meat is Murder.

Meat is Murder.

Se guardo alle mie spalle, oltre a numerosi poster di playmate scorgo un'esistenza in cui troppo spesso mi sono ritrovato a dover mutare o espellere convinzioni che si erano insediate in me in età almeno prepuberale. Credo sia cammino comune a tutti: da piccoli ci consegnano un grosso e bonario plico dove è definito cosa è giusto e cosa no, a… »